Home Cultura e Spettacolo Cultura, sapori e meraviglia: al Castello di Maccarese

Cultura, sapori e meraviglia: al Castello di Maccarese

Va in scena l’Italia che vogliamo con oltre 150 ospiti

da redazione

Oltre 150 presenze e una lunga lista d’attesa: il secondo evento di “Scrittori da bere, musica da assaggiare” è stato un vero trionfo. Parole, note e degustazioni in un’atmosfera unica. Monolite Notizie c’era.

La primavera si stava ritirando piano, ma non senza regalarci un ultimo colpo di scena: una sera limpida, quasi estiva, e un castello che sembrava uscito da un sogno. Domenica 18 maggio, il Castello San Giorgio di Maccarese ha ospitato il secondo attesissimo appuntamento di Scrittori da bere, musica da assaggiare. Un evento che ha saputo fondere sapientemente libri, suoni e sapori in un’unica esperienza immersiva.

Apre la serata Claudio Destro, Amministratore Delegato della Maccarese SpA Società Agricola Benefit, con un messaggio chiaro: ha raccontato degli sforzi per restaurare il castello e renderlo disponibile ad eventi come questo, e ha dato appuntamento ai visitatori per le visite guidate ogni secondo sabato del mese.

Da lì in poi, è stato tutto un crescendo. Al timone dell’evento, l’inconfondibile voce di Daniela Brancati, presidente del Music International Compound (MIC), giornalista, scrittrice e raffinata conduttrice del format. Un mix di eleganza, ironia e profondità.

«Ringraziando tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento, ha sottolineato la bellezza di questa location meravigliosa alle porte di Roma. Ci sono cose che si possono vedere, ma che per pigrizia rimandiamo – ha detto sul palco –. Nell’invitare a non perdere i prossimi appuntamenti, ha richiamato il bisogno di raccontarci, ma anche di ascoltarci. È questo che ci rende umani, ed è questo che un evento come questo vuole celebrare».

Al suo fianco, un parterre di ospiti d’eccezione: le scrittrici Oria Gargano e Laura Renzi, gli autori Luigi Di Gregorio, Carmine Fotia e Yari Selvetella. Ognuno con il proprio libro, la propria storia, ognuno con una visione. Dialoghi sinceri, mai scontati, stimolati, anche con del sano confronto, ma sempre moderati con garbo da Brancati.

«Mi ha colpito la qualità del dibattito»,

ha detto Maria Grazia, una degli ospiti a Monolite Notizie.

«Non era il solito dibattito da festival. Si percepiva il desiderio vero di condividere di capire, di andare oltre, autori e le opere presentate».

Tra un dialogo e l’altro, la voce suadente di Francesca Relli e la chitarra calda di Paolo Rainaldi hanno regalato pause di bellezza pura. Interpretazioni intense, raffinate, capaci di evocare emozioni senza mai sovrastare la parola scritta.

«Cantare in questo luogo, con queste persone, è stato magico»

– ha detto Francesca Relli, ringraziando il pubblico. Paolo Rainaldi, ai nostro microfoni, ha aggiunto che

«l’evento aiuta i produttori del territorio ed il MIC ha un ruolo importante in tutto questo»,

dando appuntamento al The Dude, il locale dove abitualmente si esibisce. Ma non è finita qui. Perché a rendere la serata davvero speciale ci hanno pensato anche i protagonisti del gusto.

Il pubblico ha potuto degustare sushi di carne firmato Cerulli – formaggi biologici dell’Azienda Amano, birre artigianali del Birrificio 1, vini di Solis Terrae, olio e mandorle della stessa Maccarese SpA. Dulcis in fundo, le mousse alle carote dei Fratelli Mengoni.

«Una sinfonia di sapori»,

ha commentato il consigliere comunale Roberto Feola.

«Fiumicino è anche questo: storia, cultura, buon cibo, eccellenze del territorio. Non è solo aeroporto e mare. È un tutto che va raccontato, e serate come questa lo fanno benissimo».

Tra gli ospiti istituzionali anche Micol Grasselli, consigliera regionale, che nel ringraziare il Comune di Fiumicino rappresentato dalla consigliera comunale Federica Cerulli, ha voluto rimarcare l’importanza della sinergia tra enti, cultura e realtà locali:

«La Regione crede in queste iniziative perché sono autentiche. Qui non si fa solo spettacolo: qui si costruisce identità».

La consigliera comunale Federica Cerulli, tra le più attive nel promuovere l’iniziativa, ha aggiunto:

«Questo è il secondo episodio di quattro: una miscela che mette insieme la cultura con le attività produttive. Anche esse hanno un’importanza culturale nel far conoscere le eccellenze del nostro territorio».

Durante il mio servizio per Monolite Notizie, ho avuto il piacere di intervistare anche lo storico Giovanni Zorzi, guida dell’affascinante visita all’Ecomuseo e alle stanze del Castello, che ha aperto l’evento.

«Questo castello ha mille storie dentro»

– ha spiegato Zorzi –

«Riscoprire le bellezze del nostro territorio è di primaria importanza. Il Castello San Giorgio, grazie alle cure della Maccarese S.p.A., è tra i più ricchi di storia di tutto l’Agro Romano. Da ammirare l’ecomuseo, che raccoglie quarant’anni di ricerche e racconta la storia della bonifica di Maccarese. L’ecomuseo è aperto alle scuole, ed è un piacere lavorare con i più giovani.»

Noi di Monolite aggiungiamo che oggi, mentre intorno risuonano parole e musica, il castello ritrova il suo battito autentico: non più solo mura antiche, ma un cuore che vive, che accoglie, che racconta. Un luogo che respira, dove la memoria si mescola alla voce del presente.

Infatti, il pubblico ha partecipato numeroso e con grande attenzione. Oltre 150 i prenotati, con una lunga lista d’attesa. Un risultato sorprendente se si considera che, in contemporanea, si tenevano il torneo di tennis, alcune partite di Serie A e l’Angelus del Papa.

Tra un sorso di birra e un assaggio di formaggio stagionato, gli spettatori hanno commentato, discusso, fotografato. Ma soprattutto ascoltato. Non capita spesso, oggi.

«Vedere così tante persone attente, coinvolte, emozionate… è la prova che la cultura, se ben proposta, funziona eccome»,

ha detto Carlo Capria tesoriere del MIC, energico e appassionato protagonista della seconda parte della serata, insieme a Dario Salvatori.

Salvatori, storico della musica, scrittore e volto noto, ha deliziato il pubblico con aneddoti gustosissimi sulla Fregene dei tempi d’oro:

«Negli anni Sessanta Fregene era una piccola Hollywood. Qui ci venivano tutti: da Fellini a Pasolini. Raccontare quei giorni è come aprire un album di famiglia pieno di stelle».

E proprio come un album di famiglia, anche questa serata resterà nei ricordi di chi c’era. Non solo per ciò che è stato detto o cantato, ma per quello che si è sentito: l’eco di un’Italia possibile. Quella che non rinuncia a pensare, a mangiare bene, a emozionarsi.

Un grazie sincero a tutte le Pro Loco – Fregene, Focene e Fiumicino – per l’organizzazione impeccabile, e all’I.I.S. Paolo Baffi per il supporto tecnico. Senza dimenticare le realtà produttive che hanno reso la degustazione un vero viaggio sensoriale.

Il prossimo appuntamento è già segnato in calendario: domenica 14 settembre alle 18:00, nel magico scenario del Castello di Torre in Pietra. Il consiglio? Prenotate subito, senza esitazioni. Serate come questa non nascono per caso… si costruiscono con passione e cura, pezzo dopo pezzo. E se vi siete persi la serata, niente panico: abbiamo preparato per voi un video servizio che vi farà vivere ogni emozione, come se foste stati lì. Non perdete l’occasione, perché la prossima serata sarà ancora più indimenticabile. Le parole contano. Ma quando sono accompagnate da vino, musica e bellezza… fanno miracoli.

Dino Tropea 

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