Home Cultura e Spettacolo La Pellicola d’Oro: l’Italia che regge il cinema sulle spalle

La Pellicola d’Oro: l’Italia che regge il cinema sulle spalle

La cerimonia a Roma celebra gli invisibili protagonisti

da redazione

Il cinema italiano non è fatto solo di volti noti, red carpet e copertine patinate. Il cinema vero, quello che regge la macchina da presa e accende la luce giusta sull’attore giusto al momento giusto, vive di mani. Mani che costruiscono, spostano, pitturano, cucinano, cablano, montano, smontano, truccano, scolpiscono. È per queste mani – invisibili e imprescindibili – che esiste La Pellicola d’Oro, il premio nato per valorizzare le maestranze del nostro cinema.

Il cuore dell’industria cinematografica si è riunito a Roma: venerdì 23 maggio 2025, nella splendida Sala degli Arazzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in via Veneto, ha preso vita la presentazione delle nomination per la XV edizione del premio. A condurre, come ormai da quattro edizioni, Sabina Stilo, con la sua eleganza tagliente e un messaggio potente: “Nel cinema nessuno viene lasciato indietro.” Nessuno, soprattutto chi il cinema lo fa davvero. Con lei sul palco Enzo De Camillis, direttore artistico e anima del progetto. È lui che, quindici anni fa, ha avuto il coraggio di dire ad alta voce che un film si costruisce anche nel buio di un backstage, nelle rughe di un elettricista, nella schiena curva del macchinista, nel silenzio febbrile della sala montaggio.

Le istituzioni ci mettono la firma: non è un caso che la XV edizione della Pellicola d’Oro sia stata ospitata nelle sale del Ministero del Lavoro e del Made in Italy. Il Gabinetto del Ministro per le Imprese e il Made in Italy ha voluto sostenere e patrocinare la manifestazione, riconoscendone il valore strategico. Non solo come celebrazione simbolica, ma come vero atto politico di riconoscimento verso una filiera produttiva d’eccellenza. Il messaggio è chiaro: le maestranze non sono comparse, ma elementi centrali del tessuto economico e culturale del Paese. Il cinema italiano, con i suoi artigiani e tecnici, è parte integrante del Made in Italy, tanto quanto la moda o il design. E come tale, merita tutela, visibilità e investimenti.

L’Italia? Una fucina di eccellenze tecniche: La Pellicola d’Oro è l’unico premio in Europa che premia le maestranze tecniche e artigianali del cinema. Non esiste festival o cerimonia che lo faccia con questa coerenza, con questa profondità. Perché in Italia, il cinema è ancora fatto a mano. E queste mani sono richieste ovunque, da produzioni americane, inglesi, francesi. Il motivo? Competenze che si tramandano, esperienza sul campo, creatività tecnica. Gli operatori italiani sono tra i più richiesti al mondo. Lo ha sottolineato con forza Armando Grottesi, premiato alla carriera e fondatore della Cinetech Italiana, leader nella produzione di attrezzature cinematografiche:

“Il cinema italiano vive anche di ingegno meccanico. I nostri strumenti sono i migliori sul mercato ed usati ovunque, ma senza chi li manovra, non esisterebbero scene.”

Accanto a lui, Ekaterina Dorokhina, responsabile commerciale della Cinetech, ha rivendicato con orgoglio la filiera completamente italiana dei loro prodotti, che partono da progetti interni per diventare standard mondiali.

“Siamo l’azienda numero uno perché abbiamo creduto nei nostri tecnici.”

Gli invisibili alla ribalta: sul maxischermo, le immagini delle opere candidate scorrevano una dopo l’altra, da “Un Mondo a Parte” di Riccardo Milani, a “Finalmente l’Alba” di Saverio Costanzo, da “Conclave” di Edward Berger a “Animali Randagi” di Maria Tilli. Ma il vero spettacolo era nei nomi che scorrevano sotto i titoli: direttori di produzione, pittori di scena, capo macchinisti, fonici, elettricisti, operatori di macchina.

C’era anche Agata Colao, candidata per il film Il Monaco che vinse l’Apocalisse, un’opera indipendente girata tra le grotte di Zungri e Londra, già premiata a livello internazionale. Colao ha detto senza retorica:

“Noi pittori di scena creiamo mondi che non esistono. Ma spesso esistiamo solo nei titoli di coda.”

La forza della filiera: i mestieri del cinema: Premiare le maestranze significa raccontare l’intera filiera del cinema. Un sistema che, se valorizzato, può rappresentare una risorsa economica strategica per il Paese. La Pellicola d’Oro fa esattamente questo: riconosce che un film è anche un’impresa, un cantiere creativo fatto di comparti specializzati.

Parliamo di mestieri che costruiscono fisicamente il film: montatori, fonici, capo elettricisti, scenografi, costumisti, truccatori, stuntman, macchinisti, attrezzisti, sarte di scena, aiuto registi, operatore di macchina, script supervisor, sarte, falegnami, fabbri di scena. Ognuno con una storia, una tecnica, un sapere.

Non solo cinema, anche serie TV: accanto alle produzioni cinematografiche, sono state premiate anche le serie televisive italiane. Da “Vita da Carlo” a “Citadel: Diana”, da “Il Re 2” a “Mare Fuori”, i tecnici della fiction hanno trovato finalmente uno spazio dove essere chiamati per nome, riconosciuti per ciò che sono: artefici di successo.

La mission è difendere la filiera: formazione, trasmissione, futuro.Infatti La Pellicola d’Oro non è solo una celebrazione, ma un campanello d’allarme. C’è un rischio concreto: che le competenze storiche del nostro cinema vadano disperse. Non perché non siano più utili, ma perché nessuno le insegna più, nessuno le racconta. Per questo è fondamentale alimentare la filiera con istituti di formazione professionale. Non basta un corso online o una laurea generica: servono scuole di mestiere, dove si impari a costruire un carrello, a disegnare una luce, a ricostruire un interno anni ’50 con precisione filologica.

E l’intelligenza artificiale? Noi di Monolite Notizie ci poniamo un quesito che è ormai impossibile ignorare:

come reagirà il settore delle maestranze all’arrivo sempre più pervasivo dell’intelligenza artificiale?

Alcuni mestieri rischiano l’automazione, altri potrebbero essere simulati con precisione digitale. Software capaci di ricreare ambienti 3D, di progettare luci o di generare scenografie stanno già trasformando i processi produttivi. Ma il dubbio è profondo, culturale, umano.

C’è qualcosa che nessun algoritmo potrà mai replicare: l’intuito artigiano, l’errore creativo che diventa stile, la memoria del mestiere tramandata tra generazioni. Ed è lì che si gioca il futuro del cinema reale.

Il nostro dubbio è anche una difesa: che questa ondata non cancelli il lavoro di chi, per decenni, ha reso grande il nostro cinema con competenze nate dall’esperienza. La sfida sarà trovare un equilibrio tra innovazione e identità.

Diamo uno sguardo alle edizioni precedenti: cifre distintive la coerenza e la crescita. Negli anni, La Pellicola d’Oro ha costruito un’identità solida. Ogni edizione ha confermato la centralità delle maestranze e l’urgenza di una narrazione che restituisca dignità a chi lavora lontano dai riflettori. La struttura del premio è rimasta fedele alla sua missione iniziale, ma si è ampliata: sono cresciuti i riconoscimenti, si è allargato il coinvolgimento del pubblico e delle istituzioni, è aumentata la rappresentatività tra cinema e fiction.

La cerimonia ha fatto tappa in luoghi simbolici, dalle sale cinematografiche storiche alle sedi ministeriali. I premi speciali alla carriera e i premi giovani hanno creato un ponte generazionale fondamentale, mostrando come la trasmissione del sapere tecnico sia oggi più che mai necessaria. L’attenzione alla formazione, già emersa nelle scorse edizioni, è oggi diventata una delle colonne portanti del messaggio che la Pellicola d’Oro porta avanti.

A emergere con forza, edizione dopo edizione, è stato il valore strategico della filiera delle maestranze: una risorsa identitaria per il Made in Italy audiovisivo, un patrimonio produttivo da difendere e promuovere.

Conclusione: un premio, una missione: La Pellicola d’Oro non è solo un premio, ma una dichiarazione. Un riconoscimento del valore umano e professionale che rende possibile la magia del cinema. Celebrare le maestranze significa valorizzare l’intera filiera produttiva e riconoscere il contributo fondamentale di chi lavora dietro le quinte.

C’è un dettaglio che merita attenzione. Durante la presentazione del 23 maggio, nella splendida Sala degli Arazzi, dopo tre ore intense di interventi, ai candidati selezionati non è stato offerto neppure un bicchiere d’acqua. Un piccolo grande errore. La gente, una volta terminata la “messa”, è andata via in fretta, quasi fosse stato detto: “Andate in pace.” Ma il cinema non è una funzione: è incontro, è scambio, è parola che cerca eco. E allora, permetteteci un suggerimento semplice ma prezioso: organizzare un momento conviviale, anche informale, sarebbe gesto di cura e riconoscimento. Un brindisi simbolico che trasformi una cerimonia in occasione di relazione. Uno spazio che favorisca il networking tra addetti ai lavori, la stampa presente, i giovani studenti e le maestranze premiate. Perché un bicchiere d’acqua – e magari un sorriso condiviso – valgono più di cento applausi formali.

Il prossimo appuntamento è il 14 giugno, ancora a Roma, per la cerimonia di premiazione. Ma il vero appuntamento, quello più grande, è con la responsabilità di trasmettere questi mestieri, proteggerli, raccontarli. Un appuntamento nel cuore della Capitale. E se la presentazione è stata già un momento simbolico, il gran finale lo sarà ancora di più: sabato 14 giugno 2025, alle ore 20:30, via Veneto diventerà isola pedonale per una notte, trasformandosi in passerella, bottega, tempio laico del cinema fatto a mano. La storica arteria romana, da sempre legata all’immaginario cinematografico, ospiterà la cerimonia di premiazione della XV edizione de La Pellicola d’Oro.

Il Premio all’imprenditore del settore,  sarà assegnato a Armando Grottesi, (nella fotografia sotto) ideatore del Dolly, cioè lo strumento che rivoluziono letteralmente il modo di fare cinema, nonché fondatore della Cinetech Italiana. Il Dolly rappresenta la concretizzazione non solo di una idea geniale ma anche lo sviluppo di uno strumento che ha saputo coniugare diverse esigenze imponendosi da subito quale strumento fondamentale nel cinema professionale. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un carrello su binari che permette di muovere la camera in modo fluido e controllato, avvicinandosi o allontanandosi dal soggetto.  È, in pratica, lo strumento che permette di realizzare quei movimenti eleganti e fluidi che vediamo nei film di alto livello e ci consentono di sentirci dentro le scene. Fondata nel 1981 proprio da Armando Grottesi, Cinetech Italiana soddisfa le richieste degli operatori di macchina da presa più esigenti. L’Azienda è stata fondata quando un giovane ma competente tecnico di ripresa ed esperto di obiettivi ha deciso di incanalare l’esperienza acquisita sul set in un progetto diverso: progettare una linea di carrelli idraulici di nuova generazione basati su ingranaggi. Quarant’anni dopo, Cinetech Italiana può contare su una comprovata reputazione internazionale, guadagnata grazie alla sua costante crescita per seguire i rapidi cambiamenti dell’industria cinematografica.

Grande attenzione anche ai giovani: il Premio Giovani, assegnato dagli studenti dell’Istituto Cine TV Rossellini, sarà consegnato al film “Parthenope” di Paolo Sorrentino.

Premi Speciali: una luce su figure simbolo della settima arte. Durante la serata, accanto ai premi tecnici votati dalla giuria di circa 300 professionisti del settore, saranno consegnati anche i Premi Speciali.

Il Premio alla carriera artistica andrà a due giganti del nostro spettacolo: Enrico Montesano (in foto accanto) e Stefania Sandrelli (in foto sopra).

 

Dino Tropea     

Riepilogo Info

il 14 giugno cerimonia finale de “La Pellicola d’Oro” a via Veneto  a Roma (isola pedonale per l’occasione)
L’evento clou si terrà sabato 14 giugno 2025 alle 20:30, quando via Veneto sarà trasformata in isola pedonale per accogliere la premiazione della XV edizione de La Pellicola d’Oro.

Premi Speciali a:
– Enrico Montesano
– Stefania Sandrelli
– Armando Grottesi

Premio Giovani assegnato dagli studenti dell’Istituto Cine TV Rossellini al film “Parthenope” di Paolo Sorrentino.

Segue elenco completo

CINEMA – Elenco cinquine

Direttore di Produzione

Giorgia Passarelli – Un Mondo a Parte

Claudia Cravotta – Bellinguer – La grande ambizione

Raffaella Pioggia – Animali Randagi

Jacopo Marras – Conclave

Leandro Fabbri – Finalmente l’Alba

 

Operatore di Macchina

Ivan Casalgrandi – Confidenza

Alessio Bastianelli – Enea

Giovanni Gebbia – Fino alla Fine

Alessandro Brambilla – Conclave

Daria D’Antonio – Parthenope

 

Capo Elettricista

Giorgio Innocenzi – Confidenza

Enrico Romani – Questi Fantasmi

Renato Cerbone – La Casa di Ninetta

Roberto Bianchi – Napoli New York

Alessio Bramucci – Conclave

 

Capo Macchinista

Fabrizio Diamanti – Conclave

Cristiano Biagioli – Parthenope

Sandro Fabbriani – Il Treno Dei Bambini

Francesco Feminiano – La Casa di Ninetta

Marcello Negretti – Un mondo a parte

 

Attrezzista di Scena

Sebastiano Murer – Le deluge

Stefano Carbonaro – Il Treno dei bambini

Luca Bucciarelli – Napoli New York

Maurizio D’Achille – Girasoli

Saverio Tavarelli – Enea

 

Sarta di Scena

Angela Tedesco – Finalmente l’Alba

Laura Lattanzi – Berlinguer – La grande ambizione

Anna Giordano – Parthenope

Mariarosaria Riccio – La Casa di Ninetta

Alina Pascaru – Il Treno dei Bambini

 

Tecnico di Effetti Speciali

Fabio Traversari – Parthenope

Roberto Ricci – Il Treno Dei Bambini

Renato Agostini – Conclave

Claudio Battistelli – Il Giudice e il boss

Paolo Galiano – Napoli New York

 

Sartoria Cineteatrale

Tirelli – Le deluge

Nori – Fino alla Fine

Il Costume – Napoli New York

Daniele Gelsi – Il Monaco che vinse l’Apocalisse

 

Capo Costruttore

Corrado Corradi – Le deluge

Davide Imparato – Parthenope

Simona Balducci (cinecittà) – Conclave

Rudy Calascibetta – Finalmente l’Alba

Carlo Chiaro – Il Treno dei Bambini

 

Storyboard Artist

Davide De Cubellis – Confidenza

Elena Bonamoneta – Il Monaco che vinse l’Apocalisse

Marco Valerio Gallo – Il Ragazzo dai pantaloni rosa

Marco Letizia – Finalmente l’Alba

Cristiano Donzelli – Conclave

 

Capo Pittore di Scena

Paola Sforzini – Conclave

Domenico Reordino – Parthenope

Riccardo Mancini – L’Amore e altre seghe mentali

Agata Colao – Il monaco che vinse l’apocalisse

Giancarlo Di Fusco – Le deluge

 

Maestro d’Armi

Giorgio Savino – Criature

Lubomir Misak – Napoli New York

Diego Guerra – Il Treno Dei Bambini

Samuele Brancato – Succede anche nelle migliori famiglie

Franco Maria Salomon – Enea

 

Creatore di Effetti Sonori

David Quadroli – Confidenza

Mirko Perri – Parthenope

Tullio Arcangeli – Il Treno dei Bambini

Vincent Grègorio – Berlinguer – La grande ambizione

Matteo Bendinelli – Il ragazzo dai pantaloni Rosa

 

Attore Protagonista

Elio Germano – Confidenza

Tommaso Ragno – Vermiglio

Silvio Orando – Parthenope

Riccardo Scamarcio – Sei Fratelli

Antonio Albanese – Un Mondo a Parte

 

Attrice Protagonista

Serena Rossi – Il treno dei Bambini

Celeste Dalla Porta – Parthenope

Barbara Ronchi – Io e il secco

Virginia Raffaele – Un Mondo a Parte

Rebecca Antonacci – Finalmente l’Alba

 

SERIE TV – TERNE

Direttore di Produzione

Daniele Modina – Qui non è Hollywood

Barbara Busso – Vita da Carlo

Stefano Carelli – Vincenzo Malinconico

 

Operatore di Macchina

Gianluca Laudadio – Mare Fuori

Emiliano Canevari Intoppa – Vita da Carlo

Michel Franco – Il Re –

 

Capo Elettricista

Maurizio De Pol – Citadel Diana

Giuseppe Meloni – Vita da Carlo

Daniele Verdenelli – The Decameron

 

Capo Macchinista

Cesare Pascarella – Antonia

Piero Bosi – Vita da Carlo

Flaviano Ricci – Il Re

 

Attrezzista di Scena

Stefano Morbidelli – Citadel Diana

Riccardo Passanisi – Vita da Carlo

Stefano Carbonaro – Hanno Ucciso l’Uomo Ragno

 

Sarta di Scena

Yesenia Lagos – I delitti del Barlume

Antonella Bachini – Citadel Diana

Martina Salera – Libera

 

Tecnico Effetti Speciali

Maurizio Corridori – Vincenzo Malinconico

Pasquale Catalano – Hanno Ucciso l’Uomo Ragno

Massimo Ciaraglia – Briganti

 

Sartoria Cineteatrale

Nori – Il Re

Tirelli – La Legge di Lidia Poet

Costume d’Arte – Briganti

 

Capo Costruttore

Gianluca Franculli – Il Re

NOMINATIVO ANNULLATO- Sei nell’anima

Simona Balducci (Cinecittà) – The Decameron

 

Storyboard Artist

Marco Letizia – Hanno ucciso l’Uomo Ragno

Marco Valerio Gallo – Briganti

Davide De Cubellis – Citadel Diana

 

Capo Pittore di Scena

Federico Duse – Libera

Glauco Isidori – The Decameron

Sergio Chiovaro – Briganti

 

Maestro D’Armi

Ottaviano Dell’Acqua – Mike

Diego Guerra – Dostoevskij

Paolo Antonini – Il Clandestino

 

Creatore di Effetti Sonori

Marinelli Effetti Sonori – Inganno

Flavio De Luca – Makari

Luca Anzellotti – Citadel Diana

 

Attore Protagonista

Carlo Verdone – Vita da Carlo

Edoardo Leo – Il Clandestino

Carmine Recano – Mare Fuori

 

Attrice Protagonista

Lunetta Savino – Libera

Barbora Bobulovà – Studio Battaglia

Anna Bonaiuto – Il Re

 

Ti potrebbe interessare anche:

1 commento

La magia del dietro le quinte celebrata da La Pellicola d’Oro - Monolite Notizie. Il giornale online dei Monti Prenestini e Castelli Romani Giugno 2, 2025 - 10:19 am

[…] Il nostro giornale Monolite Notizie ha seguito la conferenza stampa e vi invita a rileggere il precedente articolo cliccando qui. […]

Rispondi

Lascia un Commento