C’è qualcosa di profondamente disarmante quando l’innocenza riesce a raccontare la bellezza. Qualcosa che si muove tra le pieghe del mistero, del talento precoce, dell’istinto puro. È il caso di Alberto Pulcini, un bambino di appena nove anni, che con la sua poesia “Le Jeune Femme (La Fanciulla)” ci restituisce uno sguardo autentico e sorprendente sulla femminilità, sul tempo che cresce e sul mistero del futuro.
Ispirato da uno dei quadri del Maestro Nelvis Fornasin, opera che vediamo a fianco, appartenente alla scuola partenopea dei Macchiaioli, un artista noto per la delicatezza con cui cattura l’anima nei suoi ritratti rendendoli particolarmente espressivi negli sguardi e calati in una luce curata, Alberto ha dato voce alla tela con parole che vibrano di luce infantile e di poesia naturale. Non un esercizio scolastico, non una filastrocca, ma un piccolo affresco lirico, dove il presente si fonde con l’attesa, e lo sguardo innocente diventa profezia del futuro
“Fanciulla domani gran donna,
il tuo sorriso indica spensieratezza…”
Così inizia il componimento, ed è subito evidente come il poeta in erba sia riuscito a cogliere non solo l’immagine della ragazza ritratta, ma anche la sua possibilità, la sua proiezione nel tempo. Con una semplicità disarmante e una struttura che sa di canto popolare, Alberto percorre il viaggio interiore della giovinezza: dalla finestra di un villaggio, dove la fanciulla guarda il mare, fino al grembo che un giorno porterà la vita.
Nel quadro di Fornasin – pur non descritto nei dettagli – si intuisce, grazie ai versi, una figura immersa nella contemplazione: il mare, simbolo dell’ignoto e della trasformazione; i capelli con un fiore, segno di purezza e libertà; la finestra, confine e passaggio. Ed è qui che la poesia di Alberto si fa ponte tra l’arte e la parola, tra il visibile e l’immaginato.
“Con il tuo fiorellin di tulipano nella testa,
cuore d’oro e ingenuità della tenera età,
il mondo sembrerà una festa.”
C’è ritmo, c’è armonia. Ma soprattutto c’è una visione che sorprende per la sua profondità emotiva. Alberto, con parole che non hanno ancora subito l’usura dell’adultità, ci ricorda che anche i bambini sanno vedere oltre, sanno ascoltare l’anima di un’opera e trasformarla in linguaggio poetico.
Il Maestro Fornasin, con la sua arte, ha acceso un’immagine; il piccolo Alberto, con la sua poesia, le ha dato voce. È un incontro di generazioni, di linguaggi, di bellezza che si tramanda. In un mondo che corre e dimentica, questa poesia è un inno alla lentezza dello sguardo, al rispetto dell’attesa, alla gioia che – come dice il titolo – può fare parecchio rumore anche nel silenzio di una stanza, di una finestra, di un cuore bambino. Perché essere fanciulla è un’avventura, e anche esserlo per una manciata di versi può bastare a farci sentire vivi, in mare, in cielo o in terra.
Il Maestro Nelvis Fornasin, nato a Codroipo e poi stabilitosi ad esercitare la professione medica prima a Capranica Prenestina e poi a Palestrina, nella antica Praeneste e stato un apprezzato pediatra e medico di famiglia. La mostra intitolata Le Figure Femminili tra Arte e Letteratura, esposizione retrospettiva personale dedicata ad una collezione di tele del Maestro Fornasin già proposta a Roma, a due passi dal Vaticano, presso la Borgo Pio Art Gallery, dove rimarrà visitabile fino al 3 giugno 2025, dal 6 giugno 2025 si sposterà poi per fare tappa proprio nella Fondazione Giovanni Pierluigi, sita a Palestrina, dove oggi i suoi quattro figli /Lorenzo, Enrico, Francesca e Luca, altrettanti medici in varie discipline/ proseguono la diffusione delle opere del padre attraverso le iniziative della Associazione Nelvis Fornasin.
La poesia integrale, di cui abbiamo estratto solo alcuni passaggi, verra svelata e declamata dallo stesso giovanissimo autore Alberto Pulcini in occasione della inaugurazione della Mostra il 6 giugno alle ore 17.30 presso la Fondazione Pierluigi, in Corso Pierluigi n.3 a Palestrina. Il componimento poetico del bambino Alberto si aggiunge alle altre poesie già abbinate alla mostra e provenienti dal contest “Poesie nel Borgo”, tenutosi a Gavignano una decina di giorni fa (cliccando qui il nostro articolo) e che continueranno ad accompagnare la mostra di Fornasin anche a Palestrina, presso la Casa Natale del Compositore prenestino, quale evento inserito tra i tanti appuntamenti del ricco calendario dedicato al Cinquecentenario della nascita del celeberrimo compositore, famoso nel mondo per aver innovato nella musica polifonica sacra.
Le poesie abbinate ai quadri all’interno della mostra Le Figure Femminili tra Arte e Letteratura del Maestro Nelvis Fornasin continueranno il loro percorso artistico e si possono vedere cliccando su questo link, in questo breve videoservizio della inaugurazione capitolina. Ricordiamo che il progetto viene realizzato con il contributo della Banca Centro Lazio di Palestrina. Aderiscono alla iniziativa diversi partner che forniranno i proprio prodotti di eccellenza per le degustazioni in occasione del vernissage a Palestrina il 6 giugno ore 17.30.
Già protagoniste a Roma, presso la Borgo Pio Art Gallery – a due passi dal Vaticano – le poesie sono state abbinate visivamente e tematicamente alle opere pittoriche dell’artista, creando un dialogo intenso tra parola e immagine, tutto al femminile. Questo esperimento di contaminazione tra linguaggi ha preso forma come evento collaterale della retrospettiva, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e originale.
Ora, con l’arrivo della mostra a Palestrina, dal 6 giugno 2025 presso la Fondazione Giovanni Pierluigi, (in foto la sede), queste poesie ritornano in scena, pronte a intrecciarsi nuovamente con i volti e le emozioni dipinte da Fornasin, arricchendo l’esposizione con voci poetiche che parlano di donne, di paesi, di identità e di memoria. Un’occasione speciale per celebrare l’arte in tutte le sue forme, in un connubio tra tradizione locale e visione universale.
Una mostra in viaggio: dopo Roma, “Le Figure Femminili tra Arte e Letteratura” approderà a Palestrina con nuove suggestioni poetiche
Dopo l’intensa e partecipata inaugurazione romana presso la Borgo Pio Art Gallery, la mostra Le Figure Femminili tra Arte e Letteratura del Maestro Nelvis Fornasin si prepara a fare tappa a Palestrina, dal 6 al 13 giugno 2025, negli spazi della storica Fondazione Giovanni Pierluigi, in Corso Pierluigi n.3.
Questa seconda esposizione non rappresenta una semplice replica dell’allestimento capitolino, bensì una nuova tappa di un progetto culturale ampio e articolato, voluto e promosso dai quattro figli dell’artista — i dottori Lorenzo, Francesca, Enrico e Luca Fornasin — attraverso l’Associazione Nelvis Fornasin, con l’obiettivo di restituire piena visibilità alla straordinaria opera pittorica del padre. Un percorso espositivo che si radica nel cuore della cultura visiva novecentesca, intrecciando memoria familiare, ricerca storica e una profonda attenzione alla figura femminile come simbolo e linguaggio universale.
A Palestrina l’inaugurazione sarà aperta dall’ intervento della storica dell’arte Silvia Baroni, che già a Roma ha saputo raccontare con competenza e grazia il viaggio visivo proposto in mostra. A moderare l’evento, la giornalista Alessandra Battaglia, direttrice di Monolite Notizie e RomaSud, continuerà a guidare il pubblico in un intenso dialogo tra arte, letteratura e memoria, accompagnata da testimonianze familiari in un’atmosfera sospesa tra emozione e bellezza.
A qualificare l’evento la presenza del Presidente della Fondazione Pierluigi il dott. Marco Angelini (nella fotografia sotto).
La mostra a Palestrina si inserisce in un contesto simbolico e culturale di assoluto rilievo, in coincidenza con il Cinquecentenario di Giovanni Pierluigi da Palestrina e il Giubileo della Speranza 2025. Le opere di Fornasin entreranno in dialogo con manoscritti, musica, libri antichi e ambienti densi di storia, ampliando la portata del messaggio artistico e umano dell’autore.
Due le sezioni principali dell’esposizione: “Le figure femminili nel paesaggio” e “La figura femminile come simbolo di vita”, che attraversano riferimenti culturali e letterari, da Saffo a Elsa Morante, da Raffaello a Virginia Woolf. Le opere, oltre 25, rivelano la capacità dell’artista di fondere rigore e poesia, scienza e spiritualità, in una visione intima della donna come madre, musa, memoria, identità.
David Cardarelli
Riepilogo Info
Mostra
Le Figure femminili tra arte e Letteratura
Roma – Borgo Pio Art Gallery, Via degli Ombrellari 2
28 maggio – 2 giugno 2025 | Inaugurazione: 28 maggio ore 17.30
Palestrina – Fondazione Giovanni Pierluigi, Corso Pierluigi 3
6 – 13 giugno 2025 | Inaugurazione: 6 giugno ore 17.30
Ingresso libero in entrambe le sedi
Per informazioni tel 3332570942