Dopo il toccante successo de L’ombra di Aldo Moro, Pino Calabrese torna a calcare il palcoscenico dell’Auditorium Pierluigi di Palestrina con un nuovo, potente monologo civile: Il caso Enzo Tortora. L’appuntamento è in programma per domenica 18 maggio 2025 alle ore 18:00 e si inserisce tra le iniziative culturali promosse dal Circolo Roberto Simeoni di Palestrina, realtà da anni attiva nella valorizzazione della memoria e dell’impegno civile attraverso il teatro, la letteratura e il dibattito pubblico. Lo spettacolo è presentato dall’Associazione Arte Madre, impegnata nella produzione e diffusione di opere teatrali a forte impatto sociale.
In un’Italia che ha ancora sete di verità e giustizia, Calabrese, attore e regista pluripremiato, sceglie di riportare alla luce una delle vicende giudiziarie più drammatiche e ingiuste della storia del nostro Paese: l’arresto, il processo e la sofferenza pubblica e privata di Enzo Tortora. Un caso esemplare di malagiustizia che ha lasciato ferite profonde nella coscienza collettiva. Tortora, all’apice della notorietà e del successo mediatico grazie alla famosa trasmissione “Portobello”, purtroppo già minato nella salute, subì un colpo durissimo con la sua immagine irrimediabilmente compromessa dalle fotografie che lo ritraggono in manette portato via dalle forze dell’ordine e, a distanza di appena un anno dai fatti che lo fecero balzare alla cronaca in questa vicenda controversa, morì.
Il monologo civile è una forma di teatro che nasce per raccontare, con voce unica ma potente, episodi storici, giudiziari o politici che hanno lasciato un segno profondo nella società. È teatro di parola, spesso scarno nella scenografia ma ricchissimo di contenuti e significati. Si ispira a fatti realmente accaduti, spesso tratti dalla cronaca recente, con l’obiettivo non solo di informare, ma di provocare una riflessione collettiva, risvegliare coscienze, stimolare il senso critico dello spettatore.
È civile perché nasce da un’urgenza etica e culturale, e perché si schiera, senza retorica, dalla parte della verità, della giustizia e della memoria. Autori come Marco Paolini, Ascanio Celestini e Giuliana Musso ne sono esempi noti, così come lo è oggi Pino Calabrese, che con il suo lavoro dà voce a episodi spesso rimossi o dimenticati. Ricordiamo ai Lettori di Monolite Notizie che Enzo Tortora (1928–1988) fu un giornalista, conduttore televisivo e uomo politico, noto al grande pubblico per aver portato al successo programmi come Portobello, che rivoluzionò il modo di fare televisione negli anni ’70 e ’80. Uomo colto, ironico, dotato di grande empatia e rigore morale, Tortora fu travolto nel 1983 da una clamorosa accusa di traffico di droga e associazione camorristica, fondata esclusivamente su dichiarazioni di alcuni pentiti. Arrestato e mostrato in manette davanti alle telecamere, fu costretto a lasciare la televisione e la vita pubblica. Dopo un lungo processo e anni di sofferenze personali e familiari, fu assolto con formula piena nel 1987. Ma il danno era ormai compiuto: la sua salute, già minata, peggiorò rapidamente e morì l’anno successivo. Il “caso Tortora” divenne un simbolo tragico della malagiustizia italiana, ponendo interrogativi ancora oggi attuali sul rapporto tra giustizia, media e diritti individuali.
La pièce, scritta da Patrizio J. Macci, è un viaggio doloroso e necessario nella memoria, e trova la sua forza non solo nella interpretazione di Calabrese, ma anche nel raffinato accompagnamento musicale di Roberto Formentini e nelle intense videoproiezioni curate da Gianluca Abbate. Il risultato è uno spettacolo a metà strada tra il reading teatrale e il monologo narrativo, dove le parole si fondono con le immagini e la musica per restituire la complessità di una vicenda umana e giudiziaria che ancora interroga il nostro presente.
La presenza di Calabrese a Palestrina arriva in un momento particolarmente significativo della sua carriera. Proprio in questi giorni, infatti, l’attore è stato insignito di un prestigioso riconoscimento dalla giuria del Festival Internazionale Tulipani di Seta Nera, manifestazione da anni impegnata nella valorizzazione del cinema e dell’arte che raccontano la diversità, l’inclusione e le fragilità sociali. Un premio che ne conferma l’impegno artistico e civile, e che rende ancora più preziosa la sua partecipazione a questo evento. Domenica 18 maggio all’Auditorium Pierluigi, un appuntamento quindi con il teatro che indaga la storia e la giustizia.
Lo spettacolo si terrà presso l’Auditorium Giovanni Pierluigi, in Piazza Santa Maria degli Angeli. I biglietti sono disponibili online fino a un’ora prima dell’inizio dell’evento, al costo base maggiorato di 1,50 € per diritti di agenzia. Sono previste riduzioni per under 16 e over 65. Prezzo biglietto intero 14 Euro, biglietto ridotto 10 Euro. Una volta acquistati, i biglietti saranno inviati via mail in formato PDF, da presentare direttamente all’ingresso.
Un’occasione per chi crede nel teatro come strumento di memoria, giustizia e partecipazione civile.
Perché ricordare il caso Tortora non è solo un atto di omaggio a un uomo innocente, ma un monito per il presente. E domenica 18 maggio, a Palestrina, quella memoria tornerà a vivere sul palco con tutta la forza della verità e della bellezza del teatro.
David Cardarelli
Riepilogo Info
Il caso Enzo Tortora
domenica 18 maggio 2025 alle ore 18:00
Auditorium Pierluigi di Palestrina in Piazza Santa Maria degli Angeli
Biglietti disponibili online fino a un’ora prima dell’inizio dell’evento, al costo base maggiorato di 1,50 € per diritti di agenzia
riduzioni per under 16 e over 65
Prezzo biglietto intero 14 Euro, biglietto ridotto 10 Euro.
Una volta acquistati, i biglietti saranno inviati via mail in formato PDF, da presentare direttamente all’ingresso.