Dal 1° al 3 agosto 2025, Camerata Nuova si è trasformata nel cuore pulsante del vecchio West grazie alla terza edizione del Trinità Days, un evento che ha conquistato migliaia di visitatori e ha riportato sotto i riflettori il fascino intramontabile dello spaghetti western.
Tre giornate di spettacoli, musica, enogastronomia e rievocazioni cinematografiche, nei luoghi stessi dove sono stati girati oltre 60 film cult del genere western all’italiana, tra cui quelli dedicati alla leggendaria coppia Trinità e Bambino, interpretati da Terence Hill e Bud Spencer. Il borgo vicinissimo a Camposecco, altopiano iconico dei Monti Simbruini, è tornato così a essere un set a cielo aperto, evocando immagini e storie che hanno segnato l’immaginario collettivo.
La vera novità di quest’anno, destinata a durare ben oltre la fine della manifestazione, è stata l’inaugurazione del primo murale a tema western nel borgo. L’opera raffigura proprio i due protagonisti più amati del genere: Trinità e Bambino a cavallo, appaiati, nell’atto di accogliere chi arriva in paese. Non un semplice omaggio, ma un vero simbolo permanente che unisce arte urbana, cultura cinematografica e identità locale. Un gesto tangibile che suggella il legame profondo tra Camerata Nuova e il suo passato da set cinematografico.
L’inaugurazione ufficiale, come annunciato dal nostro giornale Monolite Notizie in questo precedente articolo (cliccare qui per vederlo) si è tenuta in un clima di grande entusiasmo e commozione, alle ore 17:30 in Piazza XXIV Maggio, è stato ufficialmente inaugurato il primo murale a tema western del paese: un tributo permanente e potentemente evocativo al genere che ha reso celebre questa terra nel mondo.
Un’opera corale, tanto attesa quanto sentita, che rappresenta i due iconici personaggi che hanno definito un’epoca: Bud Spencer, alias Bambino, e Terence Hill, ovvero Trinità, fianco a fianco a cavallo, nel gesto di accogliere simbolicamente chi si avvicina al borgo andandogli incontro. Un’immagine che non solo celebra i protagonisti, ma restituisce a Camerata Nuova — che sorge a pochi passi dall’indimenticabile Piana di Camposecco — il ruolo che le spetta nella storia del cinema.
Qui, tra pini svettanti, canyon naturali e silenzi sospesi nel tempo, oltre 60 pellicole sono state girate tra gli anni ’60 e ’70, diventando parte del patrimonio culturale italiano. Registi del calibro di Enzo Barboni e Sergio Leone scelsero proprio questi paesaggi per costruire il loro immaginario di polvere, onore e risate.
E proprio tra queste terre prese vita l’epopea della coppia più amata del western comico: Trinità e Bambino. La cerimonia di inaugurazione è stata il momento clou di una giornata interamente dedicata al mito del western all’italiana, vissuta con emozione dalla comunità e dai visitatori, giunti per prendere parte all’evento. Tra fotografie, sorrisi, parole sentite e un caldo sole di agosto, il murale ha subito assunto il ruolo di nuovo simbolo identitario per il borgo, già noto come “la casa del western italiano”. Alle 21:00 in Piazza Roma, si è passati dall’arte murale a quella… gastronomica, con un momento conviviale pensato per omaggiare una delle scene più amate del film “Lo chiamavano Trinità”: quella dei fagioli e salsicce gustati attorno al fuoco. Un gesto semplice, eppure potentemente evocativo, capace di trasformare una cena in un atto di partecipazione culturale e affettiva.
A seguire, la proiezione all’aperto del film “Lo chiamavano Trinità…”, con le mitiche interpretazioni di Bud Spencer e Terence Hill, ha riacceso la magia. Tra risate, applausi e nostalgia, la piazza si è trasformata in una sala cinematografica sotto le stelle, in un crescendo di emozioni condivise. A emozionare particolarmente, la sequenza girata proprio a Camposecco, dove il carro viene trainato dai cavalli nella famosa scena di “Continuavano a chiamarlo Trinità”. Con questo murale e una giornata così ricca di significato, Camerata Nuova rinnova il suo patto con la memoria cinematografica che la lega a una stagione gloriosa del grande schermo. Ma va anche oltre: trasforma la nostalgia in futuro, la memoria in identità attiva, l’omaggio in rinascita. Un paese che si muove per valorizzare le proprie radici culturali pronto a mostrare il respiro di una storia che continua a vivere tra i cult cinematografci di tutti i tempi. A margine della inaugurazione il Presidente della Pro Loco Francesco Fulgenzi:
Grazie a tutti per essere venuti così numerosi all’inaugurazione del primo murale a tema western. Ringrazio il Sindaco, Don Francesco, il Maresciallo dei Carabinieri per la loro presenza. Il murale che oggi viene inaugurato è stato disegnato da Mario Sforza, artista conosciuto per i suoi lavori in diversi paesi della Valle del Turano ma non solo.
Lo ringrazio per aver accettato l’invito a realizzare una sua opera anche a Camerata Nuova. Ringrazio anche e soprattutto Guido Pieralisi per aver creduto in noi mettendo a disposizione, tra i primi, la propria abitazione, Carlo Di Paolo e Galeri Domenico con la DG Edil che ci hanno fatto evitare costi aggiuntivi (Domenico lo ringrazio anche per la sua attiva partecipazione alla realizzazione delle scenografie del Trinità Days).
La Pro loco è molto orgogliosa di questo evento che rappresenta, almeno spero, il primo tassello di un progetto di street art, elaborato anche facendo tesoro di precedenti idee, che, attraverso la realizzazione di diversi murales crei un percorso artistico, guidato dalla creatività, per valorizzare il legame storico e culturale tra Camerata Nuova, le sue origini e il cinema western.
Le opere che speriamo di realizzare rappresenteranno sia la storia di Camerata, il paesaggio, i personaggi, gli usi e i costumi, le attività lavorative e le immagini più rappresentative dei films western girati a Camposecco in modo di far vivere ai visitatori e agli abitanti un’esperienza culturale dinamica e coinvolgente che trasformi Camerata Nuova in una destinazione turistica unica ed irripetibile dove, a pochi passi da Roma ci si possa rifugiare alla ricerca di pace e tranquillità ed immergersi in un luogo ricco di storia in cui approfondire i legami dell’uomo con il territorio in modo anche di evitare il fenomeno del turismo “mordi e fuggi” e favorire il permanere degli amanti del turismotento e del consumo consapevole e contribuisca, anche in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, al miglioramento delle condizioni economiche del paese coinvolgendo la popolazione giovanile così da permettere la riapertura di nuove attività turistiche e commerciali in modo da diminuire il disagio sociale e arresti o, almeno, rallenti lo spopolamento del paese.
Grazie di nuovo a tutti”.
Dichiara il Presidente della Pro Loco Francesco Fulgenzi.
La inaugurazione del murale si è tenuta proprio sulla calda scia della kermesse “Trinità Days” organizzata dalla Pro Loco di Camerata Nuova, guidata dal presidente Francesco Fulgenzi, e con la direzione artistica dello stuntman Tiziano Carnevale, il Trinità Days 2025 ha trasfigurato Camerata Nuova riportandola nel pieno delle atmosfere western. Il Comune di Camerata Nuova ha patrocinato l’iniziativa, che ha trasformato le vie del centro storico in un autentico villaggio western animato da spettacoli, figuranti, cowboys e cowgirls con spettacoli mozzafiato e sapori da ricordare.

Le giornate del Festival Spaghetti Western sono state scandite da show equestri, duelli acrobatici, balli country, animazione per famiglie, battesimi della sella e momenti da vero film western. Oltre all’intrattenimento, un ruolo centrale lo ha avuto la ricca offerta gastronomica, con un maxi stand e numerosi punti ristoro che hanno proposto piatti tipici locali, street food in stile far west, birre artigianali e prodotti a km zero. Il programma ha incluso esibizioni spettacolari: dal gruppo “Oro e Piombo” al burlesque western di Holly’s Good, dai falchi in volo libero dello show faunistico I Falconieri del Re, agli spettacoli equestri firmati da ASD Free Spirits, Terre di Confine, Rocon Show e Team Andreuzzi. Un mix tra adrenalina, abilità e grande rispetto per gli animali e la natura.
Per i più piccoli (e non solo), è stato allestito uno spazio con toro meccanico, giochi western, fattoria didattica e persino una bottega della Cartomante del West, dove con ironia si potevano “prevedere” le sorti future tra stivali e polvere di stelle.
Non sono mancate le riflessioni culturali: il progetto “Esplorando il cinema a Camposecco” di Vincenzo Pelosi e Alessandro Pesce ha dato voce al valore storico di questi luoghi nella storia del cinema italiano.
Il Trinità Days ha inoltre ospitato personaggi iconici del grande schermo: Simonetta Santaniello, attrice de “I quattro dell’Ave Maria” e “C’era una volta il West”; Vassilli Karis, icona degli spaghetti western anni ’70; Carlotta Bolognini, attrice, produttrice e sceneggiatrice, madrina d’eccezione, e l’immancabile conduttrice ufficiale Yassmin Pucci, che ha guidato il pubblico in tutti gli appuntamenti scandendo le giornate del Festival e presentato il suo libro “Non chiamatemi Principessa”. Tante le chicche, in patticolare l’arrivo in limousine a tema del performer Joe Bavota, alias “Elvis is back on tour”, che ha infiammato la piazza con il suo show rock’n’roll.
Alessandra Battaglia


