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Festival d’autore che dà voce alle pietre

Ciclopicomania a Segni: poesia, teatro e archeologia tra le mura ciclopiche

da redazione

Nella suggestiva Segni dei Monti Lepini, la storia prende parola grazie a Ciclopicomania, un festival culturale che intreccia poesia, teatro e archeologia attorno alle celebri mura ciclopiche — imponenti torrioni di massi poligonali immersi in un paesaggio dove il passato rivive. Con iniziative distribuite tra luglio e settembre 2025, l’evento trasforma ogni angolo monumentale del borgo in un palcoscenico a cielo aperto dove i valori simbolici del passato dialogano con linguaggi contemporanei.

Il calendario si apre il 12 luglio con un percorso guidato e letterario ospitato dal Museo Archeologico Comunale: letture dell’associazione Naviganti di Letture Biblioteca di Segni animano il cuore antico del borgo in “I ciclopi e la letteratura”, accompagnate dalle narrazioni della storia muraria. In serata, il poeta-giullare Lorenzo Maragoni, campione mondiale di Poetry Slam, intreccia versi liberi tra le pietre, restituendo emozioni tra archeologia e parola viva.

Un appuntamento imperdibile si tiene il 2 agosto, quando Marco Baliani, maestro del teatro di narrazione, porta in scena il potente Kohlhaas presso la Porta Saracena, suggestiva struttura del circuito ciclopico. Seduto su una sedia, Baliani intreccia la storia di Michele Kohlhaas – tratto dal racconto di Heinrich von Kleist – in uno spettacolo asciutto, profondo e universale, già rappresentato in 1.100 date in tutta Italia e considerato pietra miliare del teatro di narrazione.

Il festival si chiude il 27 settembre nella cisterna romana, altro simbolo dell’identità segnicola, dove una performance finale riunisce arte contemporanea e archeologia: la pietra diventa voce, e ogni spettatore è invitato a riascoltare storia e memoria come materia viva.

Ciclopicomania è più di un semplice festival: un esperimento culturale che reinventa il patrimonio, dove le mura ciclopiche non sono solo relitto archeologico, ma protagoniste animate di un racconto collettivo. Arte, parole e paesaggio si fondono in un’esperienza immersiva; ogni evento è tessuto con sensibilità letteraria e rigorosa attenzione storica.

Le Mura Ciclopiche di Segni, anche dette Mura Poligonali, sono infatti un’imponente cinta muraria che circonda l’antica città di Signia, oggi Segni. Queste mura, costruite con grandi massi di pietra disposti a secco, risalgono a un periodo pre-romano e sono considerate un esempio straordinario di ingegneria antica.La loro caratteristica principale è la tecnica costruttiva con blocchi di pietra sovrapposti senza l’uso di malta, che conferisce loro un aspetto imponente e robusto.

Il festival rientra nel cartellone estivo del Comune di Segni, che quest’anno promette di valorizzare il borgo come destinazione culturale e turistica, offrendo visite guidate, servizi navetta e attività eco‑sostenibili per accogliere visitatori e appassionati.

David Cardarelli

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