Ad Artena volano gli ultimi appassionanti giorni per vivere il Palio delle Contrade. Fino al 10 agosto, il borgo è un teatro di storia viva. In attesa del gran finale con la corsa degli asinelli, (domenica 10 agosto 2025 presso la Villa Comunale di Artena), il Presidente Onorario Nando Talone parla del Palio davanti alla attrazione principale: una coppia di meravigliosi buoi, nel video allegato.
Ad Artena non si assiste semplicemente a un Palio: ci si entra dentro. Si attraversa una soglia invisibile e ci si ritrova in un mondo dove la storia non è un racconto ma un respiro collettivo. È in pieno svolgimento il 32° Palio delle Contrade, inaugurato il 1° agosto e pronto a concludersi domenica 10 con uno dei momenti più attesi: la leggendaria corsa degli asinelli (cliccando qui il nostro articolo e video della edizione precedente a cura di David Cardarelli).
Ogni sera, una folla di proporzioni straordinarie — oltre 10.000 persone — si riversa nel cuore del paese, animando vicoli, piazze, campi gara e stand gastronomici. Una partecipazione che non è solo numerica, ma emotiva, viscerale. Perché Artena è il Palio, e il Palio è Artena. A guidare questa festa di grandi proporzioni è Giuseppe Bucci, Presidente del Palio di Artena, uomo capace e fattivo che, affiancato da una grandissima squadra di collaboratori d’eccezione, tutti orgogliosi, come dice Bucci, di “nascere nel Palio e crescere con questa grande tradizione”.
22 le sfide, ma a farle vibrare un unico spirito di appartenenza, così profondo da vibrare all’unisono e trasmettersi anche agli ultimi arrivati tra la folla gremita.
Il nostro giornale, Monolite Notizie, sta seguendo questa grande avventura, raccontando le 22 sfide ufficiali tra le contrade, raccogliendo voci, sorrisi, tensioni, lacrime di gioia e sguardi accesi. Le emozioni sono tante e si respirano ovunque, dentro e fuori dal campo. Ogni sfida è una piccola epica, ogni vittoria una conquista corale. Ogni gesto viene fatto con attenzione millimetrica. Si percepisce ovunque aleggiare la voglia di dare il massimo dopo un intero anno di preparazione. Ma questo vale anche per il grandiso fortino in cui sono collocate le dieci taverne delle Contrade di Artena. Dietro i fornelli arde anche la passione per conoscere come volgono le sorti dei giochi e cala una elettrica attesa per le classifiche. Non mancano momenti di solidarietà e commoventi ricordi. Insomma Artena si riversa in Villa (quest’anno un’area ulteriore accresce la locatios ombreggiata e molto di impatto), per accogliere visitatori da ogni territorio non solo del Lazio.
Domanica 10 agosto ci sarà il momento clou più atteso: il capolavoro della natura, l’asino.
La corsa degli asinelli concluderà l’edizione 2025. I veri protagonisti saranno loro, animali tanto bizzosi quanto irresistibili, creature orgogliose che spesso si rifiutano di seguire i comandi, scegliendo di impuntarsi con sovrana autonomia. E proprio per questo vengono amati: perché rappresentano lo spirito più autentico del Palio — imprevedibile, libero, testardo. In una parola irresistibili.
Chi assiste a questa corsa non la dimentica. È uno spettacolo di comicità involontaria e poesia rurale, un inno alla pazienza, all’amore per la natura, e alla capacità di ridere insieme.
Ma il Palio di Montefortino, che rievoca l’epoca in cui, è più di una gara: è una festa che ci somiglia, fa risuonare i racconti dei nostri nonni, fa battere i nostri ricordi. Tra i grandi simboli di quest’anno anche il Gonfalone, opera dell’artista Alisea Ciafrei, che ha saputo trasporre in immagine l’anima delle dieci contrade con uno scorcio di Artena, la vista da casa sua, in cui ha collocato figure nobiliari che hanno lasciato una impronta indelebile nella storia artenese. Ogni contrada — dal Belvedere, Centro Storico, Colubro, Macere, Maiotini, Murata, Selvatico, Torretta, Valli, fino a Via Latina — non è solo un nome, ma una famiglia allargata, un villaggio nel villaggio, dove tutto viene costruito con dedizione e orgoglio.
Lo ricorda anche il Presidente Onorario del Palio, presenza discreta ma piena di significato, quando sottolinea con lo sguardo e poche parole misurate come vedrete nel video. Il Palio si esprime nei silenzi pieni di storie e nei lampi che guizzano negli occhi della nostra gente. E in fondo è così: in questa festa si celebrano le radici contadine, ma anche la voglia di stare insieme, la goliardia, lo spirito di squadra, la bellezza dello stare dal vivo, in carne e ossa, cuore a cuore.
Non importa se si viene per gareggiare, tifare o semplicemente gustare — magari in uno dei 10 stand gastronomici delle contrade — il meglio della cucina tipica locale: tutti si sentono parte di qualcosa di più grande. Lasciatevi travolgere dall’euforia contagiosa di questi ultimi giorni. Che siate artenesi o semplici visitatori, fate un passo dentro questo rito collettivo. Il Palio vi aspetta: con le sue bandiere al vento, i tamburi che chiamano, gli asinelli che decidono, e un popolo intero che ogni anno si racconta con orgoglio.
📌 Riepilogo Info – Palio delle Contrade di Artena 2025
📍 Dove: Artena (RM), centro storico e campi contrada
📅 Quando: dal 1° al 10 agosto 2025 – Ultimi tre giorni in corso!
🐴 Evento finale: Corsa degli Asinelli – Domenica 10 agosto
🏁 Sfide: 22 competizioni ufficiali tra le contrade
🎨 Gonfalone 2025: opera di Alisea Ciafrei
🏘️ Contrade partecipanti: Belvedere, Centro Storico, Colubro, Macere, Maiotini, Murata, Selvatico, Torretta, Valli, Via Latina
🍽️ Stand gastronomici: 10, uno per ogni contrada – cucina tipica e prodotti locali