Chi ha amato sfrenatamente le serate in discoteca degli anni ’80 e ’90, quando la discomusic era la bibbia del sabato sera non avrà dimenticato il Dj noto come Devil Dee. Erano le notti scintillanti di brillantini e paillettes in cui il magnifico John Travolta era il re della pista e tutti volevano concedersi il lusso di scatenarsi con la musica di Dj che sapevano come infuocare i sensi solo con la consolle e scegliendo di mixare i titoli più amati. E chi ha avuto il privilegio di frequentare la musica da discoteca in quegli anni sa esattamente di cosa si parla. Ebbene oggi, anno 2022, dato che le passioni autentiche ardono per sempre e anzi, quando sono un po’ folli, si sdoppiano per bruciare con maggiore intensità, ecco che esce il disco “And the beat goes on”.
Un’avventura, di certo nemmeno l’ultima, che racconta una storia a cui molti appartengo sia per aver assaporato i febbrili anni della discomusic sia per esserne rimasti catturati. È il caso (si diceva sdoppiamenti per vivere 2 vite in una) di Davide Mancori: la sua carriera musicale lo conosce solo con il nome d’arte Devil Dee, mentre il suo cognome, Mancori, è nei titoli di testa di tantissimi film, alla voce ‘autore della cinematografia o della fotografia’ oppure, come impropriamente chiamati, prima che l’A.I.C. (acronimo di Autori Italiani della Cinematografia) rivendicasse un titolo più consono, ‘direttori della fotografia’. Insomma David passa dal set alla consolle, poi solo al cinema e segue progetti anche internazionali, finché oggi torna di nuovo a fare notizia con un disco.
A partecipare al lancio, in una festa dall’atmosfera chiaramente da film, in una splendida villa, a bordo piscina, ci sono i supporter ed amici dell’effervescente padrone di casa che, nonostante tutto proprio come recita il titolo del disco, va avanti. Tra gli ospiti che tengono a battesimo l’uscita del disco, che vedrete nella videointervista, c’è Ryan Paris: celebre il suo brano la ‘Dolce vita’ che ha scalato la top ten italiana ed internazionale e per anni in tutto il mondo è tornata nelle classifiche, un brano che ha creato il fenomeno italydisco. Poi c’è Claudio Casalini, romano e storico fondatore dell’etichetta Best Record, con cui ha prodotto tra i tanti big Mike Francis e Gazebo. Casalini lavorava come Dj al Jackie O quando quella era la Hollywood romana con sede in via Boncompagni, dove ogni sera c’era il meglio del jet set internazionale. Insieme a loro c’è Enzo Cassini, uno dei più famosi Dj romani (di Ostia) degli anni ’80, attrazione fissa specie nel locale Angelo Azzurro.
Si deve alla creatività e professionalità di Marco Magrini, altro artista del team, la realizzazione della versione remix del disco. Dulcis in fundo, l’affascinante attrice anni ’80 Andrea Belfiore, da giovanissima sui set di tanti film tra cui ricordiamo quello in cui ha recitato con il grande Alberto Sordi. La sua presenza è anche ‘tecnica’ visto che, dopo la carriera davanti alla macchina da presa e un Sanremo come giornalista, Andrea Belfiore, dal 2000, è passata dietro la consolle diventando una Dj romana dallo stile ricercato. Al centro della scena Davide Mancori, in arte Devil Dee, negli anni ’80 ha imperversato come Dj nelle megadiscoteche da 6000 persone, quando era la star delle consolle al Concorde, all’Altro Mondo Studios e alla Bussola.
La sua carriera di Dj ha brillato fino agli anni ’90, quando poi è rientrato sul set cinematografico per tornare alla sua iniziale carriera, come autore della cinematografia. Davide infatti era nel cinema dal 1976, dal film “Disposto a tutto” con Eleonora Giorgi, intento a carpire i segreti della fotografia dal padre, Sandro Mancori. Ricordiamo che si tratta di una famiglia da tre generazioni nel grande cinema: lo zio di Davide, Alvaro Mancori, da autore della cinematografia poi, in età più matura, dopo una lunghissima carriera di successi, si era dedicato alle produzioni cinematografiche ed aveva aperto i celebri teatri e villaggio studios della Elios di cui si sono avvalse tante famosissime pellicole western. E se le vicende di questi cinematigrafari vecchio stampo sono ben illustrate, per aneddoti, nel libro scritto da Davide Mancori con Giovanni Lupi, intitolato “Tre mani di cinema”, si chiama invece “And the big goes on” il disco di cui vi raccontiamo tutto nel videoservizio che segue.
“Con il suo mantra ‘Tutto va avanti e tutto passa’, il significato del testo del brano mi veste perfettamente – sottolinea il nostro Mancori – perché di esperienze ne ho avute tante e nonostante tutto, come dice anche Vasco, sono ancora qui”.
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