Home Cronaca La killer dei gatti torna in azione a Genazzano

La killer dei gatti torna in azione a Genazzano

Da anni tortura e sequestra felini, diversi i provvedimenti a suo carico

da redazione

Sembra non avere fine la raccapricciante vicenda della serial killer di gatti. Pensionata e benestante, la donna risiede principalmente a via Lavinio, Roma. Inoltre, detiene altre abitazioni che le permettono di spostarsi scaltramente di luogo in luogo all’interno della regione Lazio, e dare sfogo alla sua mania perversa: raccattare piccoli felini per rinchiuderli nella ‘dimora di turno’  dove quest’ultimi muoiono di stenti.

Tra il 2017 e il 2018 sono stati emessi quattro mandati di perquisizione, e ancora prima, l’ex sindaco Virginia Raggi tentò di risolvere il problema tramite un’ordinanza di divieto di detenzione di animali a carico della donna in questione.

Ad oggi, i risultati hanno portato al ritrovamento di svariati gatti morti, e in qualche caso, alla salvezza dei più fortunati; trovati comunque in grave stato di sofferenza, fortemente  disorientati, e nelle più becere condizioni igienico sanitarie. Aspetto ancor più agghiacciante, riguarda i falsi profili in rete creati dalla donna, la quale, fingendosi amante degli animali, è riuscita a ottenere la fiducia di persone che in buona fede hanno affidato a quest’ultima dei trovatelli; purtroppo andati incontro a un tragico destino.

Qualche settimana fa, nel mese di Aprile 2023, è emerso da ‘La Vita in Diretta’, (trasmissione di Rai 1), che la donna risiede seppur saltuariamente a Genazzano, un piccolo paese della provincia di Roma. Località, dove peraltro, la killer di gatti ha già risieduto in precedenza. Nuove testimonianze in trasmissione hanno confermato che la donna, se colta in fragrante, aggredisce fisicamente chi le intralcia il passo.

A quanto pare, è stato preso in carico l’ennesimo mandato di perquisizione che stavolta avverrà nell’abitazione situata in Genazzano. Nel frattempo, sempre nelle ultime settimane, un gruppo di animalisti ha postato un video dove loro stessi sono stati bloccati da una squadra di poliziotti, che sotto ordine della questura, hanno adottato il divieto di transito in via Lavinio per motivi di sicurezza non chiaramente esplicitati e/o giustificati. La domanda che si pone il gruppo di animalisti, così come quella che si sono posti alcuni passanti, è senz’altro la più spontanea: quale ruolo sta assumendo la legge in merito a tutto ciò?

Angelo Annese

 

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