Home Cultura e Spettacolo “Clonazione da Tiffany”: tra emozione e tecnologia

“Clonazione da Tiffany”: tra emozione e tecnologia

Commedia che mette in scena il cuore umano

da Alessandra Battaglia

Quando la tecnologia osa varcare i confini dell’umano, cosa rimane dell’imprevedibilità del cuore? È questo l’interrogativo che percorre come un filo invisibile Clonazione da Tiffany, la nuova commedia brillante scritta da Giovanni Ribaud, che andrà in scena l’11 e 12 ottobre al Teatro Anfitrione. Una pièce che non si limita a divertire, ma scava con leggerezza intelligente nei dilemmi più attuali della nostra epoca.

Diretta da Marco Belocchi e prodotta da ITM Solution srls, Associazione Culturale Genta Rosselli e Cooperativa Tam Tam, la commedia si muove sul filo sottile che separa il desiderio dalla ragione, l’illusione dalla realtà, il progresso dalla coscienza.

Il protagonista, Gustavo Paletta — interpretato dallo stesso Belocchi — è un uomo di mezza età, schiacciato dal lutto e dalla nostalgia, che si lascia sedurre dall’idea estrema di una clonazione per riportare in vita la moglie scomparsa, Bettina. Un progetto surreale, ai limiti dell’etica e della scienza, che diventa possibile grazie a un visionario venditore di sogni.

Ma se la tecnologia riesce nell’impresa, è l’anima a rimanere il vero mistero: può una copia sostituire l’originale? E come reagisce il mondo, di fronte al ritorno di chi è stato dichiarato morto?

A vestire i panni di Bettina è Cristina Sciabbarrasi, che verrà chiamata ad una interpretazione intensa e autentica, capace di fondere ironia e delicatezza. La sua presenza scenica punterà a trasformare il personaggio in un simbolo moderno e potente dell’umanità che sopravvive, nonostante la fredda replica dell’intelligenza artificiale.

Attorno alla coppia ruotano figure eccentriche, divertenti e provocatorie, che danno ritmo e colore all’intera narrazione. Il Dottor Federici, affidato alla interpretazione di Giovanni Ribò; la pungente Pia, portata in scena da Valentina Maselli; Guglielmo, interpretato da Dario Biancone, e Patrizia, vivace e imprevedibile, interpretata da Francesca Di Meglio.

La struttura teatrale è completata da una scenografia firmata Manuela Barbato, costumi di Maria Letizia Avato, le musiche originali di Fabio Bianchini e un impianto luci e suono a cura di Giorgio Rossi, che accompagna lo spettatore in un viaggio sospeso tra realtà e paradosso. Dopo aver amato diverse pellicole cinematografiche e libri meravigliosi sul tema fantascientifico, oggi che questoa prospettiva diventa sempre più verosimile da realizzarsi, le curiosità si amplificano, rendendo interessante assistere allo spettacolo stesso.  “Clonazione da Tiffany” infatti sembra presentarsi come una brillante commedia che affronta con ironia e profondità il conflitto tra tecnologia e umanità.

Con una durata di 1 h e 45’, Clonazione da Tiffany si presenta come una commedia brillante, capace di far sorridere e riflettere, in un equilibrio costante tra ironia e profondità. Una vera e propria riflessione, sotto forma di spettacolo, su cosa significhi essere davvero umani in un tempo dominato dalle macchine intelligenti.

Alessandra Battaglia

Riepilogo Info

Clonazione da Tiffany

Appuntamento al Teatro Anfitrione

Sabato 11 ottobre ore 21.00
Domenica 12 ottobre ore 18.00
Biglietti: intero € 20, ridotto € 15

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